Dal 11 al 13 marzo, Gianluca Cerio e Massimiliano Curti hanno partecipato all’Embedded World Exhibition & Conference 2025 a Norimberga, uno degli eventi più attesi del mondo embedded. L’evento rappresenta il punto di incontro per aziende, esperti e ricercatori che lavorano su tecnologie fondamentali ma spesso poco visibili. Sistemi che operano in background, integrati nei dispositivi e nelle infrastrutture che utilizziamo ogni giorno, garantendone il funzionamento e l’evoluzione.
Embedded World 2025: i temi al centro del dibattito
Ogni anno, l’Exhibition offre un’istantanea dello stato dell’arte della tecnologia embedded. Quest’anno l’attenzione si è concentrata su quattro temi principali: intelligenza artificiale, connettività, sicurezza informatica ed edge computing. Tecnologie che stanno trasformando il settore, rendendo i sistemi sempre più autonomi, interconnessi e sicuri.
La Conference ha dato spazio a keynote, corsi e sessioni tecniche in cui si è discusso sull’innovazione generata da queste tecnologie sulla progettazione di dispositivi e infrastrutture. Si è parlato di nuove architetture hardware, di sistemi operativi ottimizzati e di standard di sicurezza che diventeranno più stringenti nei prossimi anni.
Gianluca Cerio e Massimiliano Curti hanno seguito da vicino le discussioni più rilevanti, scambiando idee con altri specialisti su come i sistemi embedded stanno evolvendo nei settori automotive, telecomunicazioni, automazione industriale e medicale.
Ecco le loro impressioni sull’evento.
Gianluca Cerio
Tra le tecnologie presentate all’Embedded World, quale ritieni possa avere il maggiore impatto nel breve termine? E perché?
Parola d’ordine: Embedded AI. All’evento, i booth con applicazioni di intelligenza artificiale integrate su schede low-cost erano ovunque. Le soluzioni spaziavano dal monitoraggio dei parchi giochi, in grado di rilevare le cadute dei bambini, al riconoscimento di oggetti della vita quotidiana. Nel settore industriale invece, l’AI embedded si conferma un prezioso alleato nel controllo dei processi, contribuendo all’ottimizzazione della produzione e al miglioramento della qualità. Il risultato? Prodotti finiti accessibili, con prezzi che vanno da poche decine a qualche centinaio di euro, a seconda della dotazione tecnologica, come interfacce di comunicazione 5G, WiFi, BLE, GPS e altre. Importante non dimenticare l’applicazione dell’UWB (ultra wideband) è l’indoor positioning mostrato diversi use cases in diversi booth.
Si è parlato molto di sicurezza nei sistemi embedded. Quali sono le principali sfide che le aziende dovranno affrontare nei prossimi anni su questo fronte?
Un tema ricorrente è il Cyber Resilience Act (CRA), che dal 2027 imporrà nuovi standard per i dispositivi connessi, richiedendo hardware certificato, sviluppo basato su security by design e monitoraggio continuo. Gli operatori stanno realizzando quanto i loro clienti siano lontani dalla compliance e questo comporterà numerosi investimenti. Spesso, sono proprio i dispositivi connessi semplici a nascondere le insidie maggiori, rendendosi vulnerabili ad attacchi. Celebri esempi lo dimostrano, come l’hacking tramite telecamere di videosorveglianza o il caso di un casinò dove, nel 2017, attraverso un sensore di temperatura dell’acquario gli hacker sono entrati nella rete dati interna.
Massimiliano Curti
Quali trend emergenti nel settore embedded potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui vengono progettati i dispositivi nei prossimi anni?
I trend che ritengo emergenti sono essenzialmente tre:
- l’introduzione di NPU (Neural Processing Unit), accoppiate al processore principale per eseguire in modo efficiente algoritmi di Machine Learning;
- l’integrazione di strumenti di AI all’interno di tool per velocizzare e automatizzare alcune operazioni;
- l’introduzione di moduli di cybersecurity per rafforzare la resilienza dei prodotti digitali, anche in vista del CRA (Cyber Resilience Act).
Dopo i confronti avuti all’Embedded World, quali opportunità vedi per l’innovazione in Teoresi in questo settore?
Le opportunità sono legate all’ impiego di AI in fase di progettazione e in fase di esecuzione “at the edge” su dispositivi a basse risorse al fine di ottimizzare le prestazioni di specifici algoritmi. Non meno importante è il discorso legato alla cybersecurity in termini di analisi, implementazione e test sfruttando, però, le nuove feature disponibili sulle ultime generazioni di MCU/MPU.