Teoresi è una realtà ricca e variegata che si impegna a promuovere lo sviluppo professionale e a sostenere le competenze dei suoi collaboratori nei vari rami di cui si compone. Con il progetto People in Teoresi vogliamo raccontare le varie tessere che compongono il mosaico umano della nostra azienda, dagli ingegneri ai business manager, dai consulenti ai specialisti IT, in Italia e all’estero. Con ciò vogliamo anche cogliere l’occasione per ragionare su tematiche legate alla cultura e a temi di attualità sul mondo del lavoro.
Inauguriamo la prima rubrica #womenintech con un argomento che sta attirando progressivamente l’attenzione pubblica, ovvero la crescente presenza femminile nel mondo dell’ingegneria e della tecnologia.
Sebbene si tratti di ambiti ancora considerati di competenza prettamente maschile, il Rapporto 2019 del Centro Studi del CNI – il Consiglio Nazionale degli Ingegneri – ha dimostrato un cambio di tendenza. Secondo gli ultimi dati disponibili, il numero di donne impegnate nel settore ingegneristico in Italia è infatti progressivamente aumentato, al punto da collocarla tra le nazioni al vertice in Europa.
La quota di laureate in questa disciplina nel 2017 è stata del 28%, mentre agli inizi degli anni 2000 si era ad appena il 16%. Per il 2019, si è stimato che del totale della popolazione con laurea in ingegneria, il 19% siano donne.
Un confronto con i principali Paesi Europei ha messo in evidenza come l’Italia si trovi ai primi posti in termini di propensione delle donne all’accesso degli studi in ingegneria, in linea peraltro con rilevanti progressi in termini di presenza femminile nelle aree disciplinari STEM (Science, Technology, Engineering, Maths). A confermare ciò anche i dati Eurostat, che riportano per l’Italia una quota di laureate in ingegneria e architettura superiore al 34% del totale, un valore più elevato rispetto alla Francia per esempio, dove è il 26%, e del Regno Unito (23%).
Anche il numero delle iscritte all’Albo professionale è in moderato aumento. Sempre secondo il Rapporto CNI, le donne ingegnere aderenti al sistema ordinistico sono quasi 37.000, il 15,3% del totale degli iscritti, mentre erano il 12% nel 2012.
Allargando il quadro all’intero ambito delle discipline STEM, le elaborazioni effettuate dal Centro Studi CNI su dati Unesco indicano che per l’anno 2019 in Italia il 40,5% dei laureati è composto da donne, mentre agli inizi degli anni 2000 esse rappresentavano il 36%.
Stando a quanto riportato da Teknoring, i dati sul progressivo incremento della presenza femminile negli ambiti di studio e in quelli professionali legati al know-how tecnico-scientifico sono attribuibili a un progressivo incremento di accesso delle donne alla formazione di tipo universitario.
Il fatto che il gap di genere si stia riducendo non significa tuttavia che sia estinto. A parità di ciclo di studi frequentato, le donne continuano a registrare sistematicamente tassi di occupazione inferiore agli uomini. Secondo l’elaborazione del Centro Studi CNI sui dati relativi all’area Ocse, il tasso di occupazione maschile si aggira al 89%, mentre quello femminile scende al 78,8%.
Come racconta il film candidato agli Oscar nel 2017 “Il diritto di contare”, ci sono donne che anche in un contesto avverso alla loro condizione sono riuscite a emergere sorrette dal talento, dalle competenze, dalla passione per il proprio lavoro e dalla forza del gruppo. Ispirati da ciò, crediamo che Teoresi debba essere un luogo di pari opportunità di crescita per tutti.
Ci definiamo una People Company perché crediamo che il successo dell’azienda sia direttamente correlato alla realizzazione dei propri collaboratori: le nostre persone sono la nostra forza vitale, indipendentemente dal genere.
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