Teoresi è una realtà ricca e variegata che si impegna a promuovere lo sviluppo professionale e a sostenere le competenze dei suoi collaboratori nei vari rami di cui si compone. Con il progetto People in Teoresi vogliamo raccontare le varie tessere che compongono il mosaico umano della nostra azienda in Italia e all’estero. Con ciò vogliamo anche cogliere l’occasione per ragionare su tematiche legate alla cultura e a temi di attualità sul mondo del lavoro.
Abbiamo iniziato con la rubrica #womenintech a condividere l’esperienza in Teoresi di alcune colleghe, attraverso il loro racconto in prima persona. Per chi se li fosse persi o li volesse rivedere, i video di Donatella, Enza, Paola, Barbara sono disponibili sul nostro canale IGTV, sulla nostra pagina Facebook e Linkedin.
Oltre a promuovere le competenze tecniche dei nostri dipendenti e collaboratori, siamo fortemente convinti che le soft skills siano allo stesso modo centrali per il successo di un progetto aziendale.
AlmaLaurea definisce “soft skills” le capacità relazionali e comportamentali che caratterizzano il modo in cui ci si pone nel contesto lavorativo. Quelle generalmente più richieste sono capacità di problem solving, creatività, negoziazione, pensiero laterale, capacità manageriale, gestione di team, intelligenza emotiva, pensiero critico, gestione dello stress e proattività.
In un momento di mutazione nelle dinamiche lavorative dettate dallo smart working, queste capacità relazionali e comportamentali sono diventate ancora più importanti in quanto il singolo lavoratore si trova sempre più spesso a decidere in autonomia come sfruttare il suo tempo per rispettare impegni e scadenze.
Rispetto alle “hard-skills”, le competenze soft sono però molto più difficili da sviluppare poiché sono il risultato di un background socio-culturale, frutto di comportamenti ed esperienze vissute.
Abbiamo chiesto ai colleghi di raccontarci qual è stata la sfida più grande che avessero affrontato nella loro vita. Li abbiamo invitati a pensare a quella volta in cui si sono messi alla prova, in cui hanno superato un ostacolo che sembrava insormontabile, a una situazione in cui un sacrificio non si è rivelato un peso, ma un guadagno, uno strumento capace di portare lontano.
C’è chi ha fatto le illustrazioni per una graphic novel, chi ha inventato un gioco da tavolo strategico, chi ha pedalato fino a Capo Nord, chi ha creato un mondo virtuale, chi pilota un ultraleggero e chi invece preferisce la barca a vela. Cosa si portano dietro di questa esperienza nel loro lavoro quotidiano? Seguiteci sui nostri canali social per scoprirlo.